La Compagnia di Santa Maria del Baraccano e l’ospedale dei pellegrini

Immagine
Immagine

La Compagnia di Santa Maria del Baraccano

La decisione di Giovanni I non solo di consentire ma addirittura di “sponsorizzare” il culto della Madonna della Guerra fu determinata dalla constatazione del seguito - forse sottovalutato in un primo momento - che tale culto aveva. Infatti considerando che i primi statuti sono del 1404, la “Compagnia di Santa Maria del Baraccano” doveva essere già costituita e contare un discreto numero di confratelli e simpatizzanti solo un anno dopo l’episodio della vecchietta

La nascita di questo tipo di confraternite, di ispirazione necessariamente religiosa ma sostanzialmente laiche, a cui a volte – come nel caso di quella del Baraccano - potevano iscriversi anche le donne, rappresenta una caratteristica interessante della società del tempo. Esse costituivano un importante mezzo per i ceti di artigiani e commercianti, di inserirsi nel contesto sociale fra gli ordini monastici, il clero secolare, i militari e i nobili.

I confratelli dovevano essere “uomini onesti leali e di buona vita”, e “giurare di non praticare l’usura e obbedire agli ufficiali della compagnia”, e di seguire una serie di precetti religiosi come confessarsi e comunicarsi almeno a Pasqua e pregare ogni giorno la Vergine. L’aspetto religioso costituiva il fondamento su cui basare obiettivi concreti di tipo assistenziale e caritativo, dato che solo con attività concrete di questo tipo la Compagnia poteva acquisire un reale peso sociale.

Immagine

L'Ospedale dei Pellegrini

Le condizioni per iniziare questo tipo di attività si realizzarono solo diversi anni dopo la costituzione della Compagnia del Baraccano, quando aveva raggiunto le forze necessarie, e quando divenne più urgente l’esigenza di potenziare l’ospitalità e l’assistenza ai pellegrini, in prevalenza viandanti sprovvisti di tutto in pellegrinaggio verso Roma.

A Bologna vi erano già ospedali per pellegrini, in particolare l’ospedale di San Biagio in via Santo Stefano gestito dai padri serviti, che infatti costituì un modello per quello della Compagnia del Baraccano.

A questo scopo la Compagnia intraprese l’edificazione di un Ospedale dei Pellegrini e di una attigua cappella che costituiva il luogo di preghiera e di riunione della Compagnia, analogamente agli oratori che ancor oggi vediamo presso le sedi delle compagnie di questo genere (ad es. San Rocco a Bologna). La Madonna del Baraccano era ancora solo un’edicola a una certa distanza dall'Ospedale.

Queste due strutture furono i primi edifici a sorgere nell’area che diventerà poi il Conservatorio del Baraccano, e si affacciavano su uno stradello interno che allora era l’unica comunicazione fra la piazza del Baraccano e la via Santo Stefano prima che, al tempo di Giovanni II, fosse edificato il voltone e aperta l’odierna via del Baraccano . Oggi dello stradello rimane solo un tratto che va verso la piazza, il resto è inglobato nell’edificio. La cappella e ciò che resta dell’ospedale (in particolare il quadriportico del cortile) sono all’interno del Conservatorio, oggi sede del Quartiere.

Immagine

Compagnia stretta e compagnia larga

Secondo alcuni l’ospedale era già in funzione nel 1416, ma è solo dal 1439 che ne è documentata la piena attività. La necessità di farlo funzionare imponeva di assegnare precisi compiti ai membri della Compagnia. Per questo fu deciso di suddividerla in due rami: una compagnia “larga” ai cui membri attribuire i compiti organizzativi e operativi, indispensabili per il funzionamento dell’ospedale, e una “stretta” composta da persone sottoposte ad obblighi religiosi più rigidi, ma che non avevano mansioni pratiche (e forse non avevano voglia di averne).

Questo adattamento alle mutate esigenze è rispecchiato nella riforma dei primi statuti (1446) che stabiliscono appunto un indirizzo operoso per i membri della compagnia larga, con la definizione dei vari incarichi necessari per la gestione dell’ospedale. Anche in tempi successivi, quando vi fu la trasformazione da ospedale a conservatorio per le putte, vi sarà una profonda riforma degli statuti per l’ adeguamento al nuovo tipo di attività.

Oggi per una struttura di questo tipo useremmo il termine ospizio o ostello dato che il termine ospedale ha nel tempo cambiato significato, anche se fra i pellegrini di passaggio molti avevano bisogno, oltre che di ospitalità, anche di cure mediche.